Zelensky, va bene tutto: ma usi un po' di diplomazia - Zuppa di Porro

ruticker 04.03.2025 23:47:59

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# Rassegna Stampa - 4 Marzo 2025 Buongiorno, buongiorno! Benvenuti a questa rassegna stampa di oggi, 4 marzo 2025. Vediamo subito quali sono i temi fondamentali della giornata. Ovviamente, **Kiev**, **Trump** e **Zelensky** sono ancora oggi l'ossessione comprensibile di tutti i giornali. Anche se soltanto il *Corriere della Sera* riesce a ribattere questa notte sull'agenzia Bloomberg, perché Trump, che non si ferma mai, ha fatto uno dei suoi ordini esecutivi per sospendere tutti gli aiuti militari nei confronti di Kiev. Tutti gli aiuti militari! Quando leggete i pezzi del *Corriere della Sera*, comprendete che le cose che fa Trump non sono all'europea. Oggi, Travaglio segue un po' l'editoriale che ho fatto ieri su *Quarta Repubblica*, facendo comprendere come l'Europa c'era a Londra, lo sa soltanto il cielo. Il punto fondamentale è che Trump, quando fa questi ordini, dice di non dare più armi e blocca tutte le armi, anche quelle che stavano sulle navi e sugli aerei, container per miliardi di dollari che stavano arrivando in Ucraina. Un disastro pazzesco dal punto di vista del fronte militare. Vi segnalo che proprio ieri un missile è finito su un poligono ucraino, causando la morte di 90 persone, o 40 persone, comunque un numero incredibile di reclute ucraine. Pare che i generali ucraini fossero molto seccati e dispiaciuti per le morti. Secondo i retroscena di oggi, questo sarebbe avvenuto perché una giovane recluta aveva postato un suo addestramento su TikTok, dando anche il senso della qualificazione di questi militari che evidentemente stanno rastrellando il fondo del barile. Quindi, un disastro dal punto di vista ucraino, perché Trump non darà più loro munizioni e armi. Queste cose non avvengono a babbo morto; le fa subito, immediatamente. Blocca i porti, nonostante peraltro queste armi fossero state non solo votate dal precedente congresso, ma finanziate con risorse già stabilite. Zelensky, però, nel frattempo non è un genio assoluto. Due giorni fa, dopo l'incontro con Trump, che è andato così male, fa un'intervista e dice che la guerra con la Russia durerà ancora molto. In questo momento, forse un pochino più di diplomazia e attenzione per uno che sa che le sue truppe non possono desistere se non per poche settimane senza le risorse americane, dovrebbe tenerlo per il bene. Insomma, la situazione è drammatica in Ucraina. È drammatica perché Trump ha detto: "Dovete fare la pace". E questa cosa non la dice come fanno gli europei, così a caso; la dice mettendo in opera tutti gli strumenti che ha a disposizione per far sì che la pace si faccia dal suo punto di vista, che magari è una pace che non va bene agli ucraini, questo è fuori di dubbio. Nel frattempo, su tutti i giornali, vista la rilevanza del personaggio, Liliana Segre dice che è inorridita da quello che sta facendo il Tycoon. Tuttavia, Liliana Segre è la prima, come tutti noi europei, a dire: "Io sono molto grata agli americani per quello che fecero durante la Seconda Guerra Mondiale". Qui, però, c'è un pezzo straordinario di Mattia Feltri, il vecchio comunista Massimo D'Alema, che oggi viene intervistato. Tutti i giornali sembrano l'aspirante Patek, per quanto lo intervistano. Ha detto una cosa fantastica: "Io sono contro Trump e sono ritornato a come quando ero giovane, che manifestavo contro l'imperialismo americano". Cioè, dice: "Mi ritrovo come quando ero giovane, che manifestavo contro l'imperialismo americano". Toc toc, gli fa proprio Toc toc, come si chiama, Mattia Feltri, in un feltrino stupendo oggi sulla *Stampa*. Scusami, quando tu manifestavi contro gli americani, c'erano da una parte i dittatori sovietici, i dittatori comunisti, c'era il muro e la cortina di ferro, e tu stavi con i socialisti, con i comunisti, con i cambogiani, con i cinesi, con i russi, contro la libertà che arrivava dall'America. Tu così stavi e dici che oggi stai nella stessa identica condizione? No, caro, dice Feltrino, perché oggi gli americani stanno con i russi, stanno con i dittatori. Quindi, la conseguenza del tuo ragionamento dovrebbe essere che, così come prima stavi con i dittatori, oggi dovresti stare con Trump, che si associa ai dittatori. Quindi, da una specie di calcio nel culo a D'Alema, dal punto di vista della logica del suo pensiero, che è favolosa. Ma è una logica incredibile: i comunisti hanno sempre ragione. Avevano ragione quando erano antiamericani, quando c'erano i dittatori comunisti che loro amavano, e hanno ragione ora che stanno contro gli americani perché si associano ai dittatori molto più leggeri che ci sono in Russia. Ma è una roba da matti, e giustamente Feltrino lo prende per il culo. Nel frattempo, Trump decide di aumentare i dazi sulla Cina, portandoli dal 10 al 20%, e decide anche, su tutti i giornali, che quelli che non hanno preso la parte notturna di Trump hanno preso l'idea che Trump metterà delle tariffe e farà sì che, se voglio esportare in America, devo pagare queste tariffe in più. Questa cosa la fa nei confronti di Canada e Messico, mettendo le tariffe al 25% e raddoppiando quelle cinesi dal 10 al 20%. Ma non mi sembra una grande novità, perché l'aveva detto. Lo fa semplicemente: Trump fa quello che dice. Quello che ha detto in campagna elettorale cerca di realizzarlo. Ora, quello che ha detto con i primi ordini esecutivi lo fa dal 2 aprile; arriveranno questi dazi, che secondo me sono micidiali. Ve l'ho già detto mille volte, ma non fa altro che fare quello che ha sempre fatto. Scoppia la guerra dei dazi, titolo di prima pagina della *Repubblica*, che si stupisce di una cosa molto banale, e cioè che il presidente degli Stati Uniti faccia quello che ha annunciato. Peraltro, vi segnalo che noi siamo abituati, per esempio, al vertice di Londra; soltanto in pochi giornali se ne accorgono. Quelli di Londra dicono: "Cerchiamo di vedere come risolvere la questione Ucraina". Da una parte, Macron dice: "Facciamo la tregua di un mese", e dall'altra, oggi stesso leggiamo sui giornali che il primo ministro inglese Starmer, che ha convocato il vertice, dice: "Ma quale tregua?". Questa è una delle ipotesi che si stanno facendo. Cioè, gli europei non solo non contano un cazzo, ma sono anche divisi tra di loro. Allora, poi ti stupisci se quello dice: "Faccio i dazi" e li fa, se quello dice: "Tolgo le armi" e le toglie. Ragazzi, semplicemente, quello ha non solo il consenso elettorale, ma comanda. Gli europei non hanno consenso elettorale, perché molti di questi non ce l'hanno e non comandano. Esordio sul *Corriere della Sera* come editorialista economico, e non è una buona notizia per il governo, ma questo va bene. I giornali sono i cani da guardia del potere esecutivo. Esordio di Carlo Cottarelli, che diventa un editorialista del *Corriere della Sera*. Dovete sapere che ieri sono usciti i dati sul PIL italiano del 2024 e sui conti pubblici. Cottarelli fa il fondo del *Corriere della Sera*, in cui dice: "C'è una conferma". Cioè, il PIL è stato inferiore alle attese, cioè la crescita italiana è stata dello 0,7% rispetto a quanto si prevedeva inizialmente, poco perché era 1,2%. L'altra cosa, però, invece è stata una sorpresa, perché il deficit è stato del 3,4% e non del 4,3%. Il deficit è la differenza tra quanto lo Stato spende e quanto incassa. Quindi, noi abbiamo speso 78 miliardi più di quanto abbiamo incassato. Cottarelli mette tutti i puntini sulle i, secondo me in questo caso con un eccesso di pessimismo. Dice: "Ma scusatemi, il PIL va di merda, ma anche i conti pubblici che sono andati bene?". Beh, insomma, in realtà non si sa quanto saranno sostenibili. Stesse cose che dicevano anni fa: "Ma quanto riuscirà il governo a sostenere questi conti?". È possibile che una volta che un governo riesca a ridurre il deficit, almeno non ci sia in questo caso un applauso a Giorgetti? Cioè, francamente, ci sono molti limiti, ovviamente, sui conti pubblici italiani, ma Giorgetti che cosa ha fatto? Giorgetti ha semplicemente mantenuto la pressione fiscale individuale a livello degli anni scorsi, ma siccome ci sono più occupati, perché c'è più gente che lavora rispetto ai dannati anni del reddito di cittadinanza, lo Stato ha incassato più tasse. Quindi, in realtà non ha ridotto le tasse. Ma questa è una critica che posso fare io al governo, non questi grandissimi pensatori di sinistra che vorrebbero tassare anche le orecchie. Beh, insomma, questi non hanno ridotto e non hanno svangato la riduzione delle tasse, e io penso che abbiano sbagliato, perché si può fare. Ma hanno tenuto i conti solidi, e tenendo i conti solidi abbiamo lo spread rispetto agli altri titoli di Stato migliore di tutti. Oggi, il *Sole 24 Ore*, che non è governativo ma non è neanche Cottarelli, dice: "Non è mai successo nella storia repubblicana dal 1946 che ci sia stata una tale riduzione del deficit da un anno all'altro, dal 7% al 3,4%". Ragazzi, siccome ci avete rotto i [__] su questi conti pubblici, siccome ci avete detto che questi avrebbero svangato i conti, qualcuno oggi che si alzi e dica: "Beh, insomma, abbiamo detto una minchiata". Questo governo tutto ha fatto tranne che svangare i conti pubblici, da destra, da liberista come sono io. Beh, insomma, le critiche le puoi fare, ma è fantastico come quelli che erano per l'austerity, per il taglio della spesa pubblica, giustamente per il taglio del deficit, oggi che l'hanno tagliato, beh, gli dicono: "Beh, però non so quanto dura". È stupendo, ma così vabbè. Insomma, intervista a Castagna, il numero uno della Banca Popolare di Milano, che sta per essere scalata dall'Unicredito e probabilmente è in una situazione difficile, perché Unicredito è un colosso e BPM è una banca importante, ma non così grande. Il suo numero uno, in maniera molto irrituale rispetto ai suoi standard di prudenza, dice: "Se dovessimo essere comprati dall'Unicredito, sarebbe un problema, perché loro non fanno gli stessi impieghi che facciamo noi alle piccole e medie imprese". Il sistema europeo, sostanzialmente, decide di rimandare le multe per le case automobilistiche che non hanno rispettato gli impegni sulla produzione di CO2. Ma [__]. Cioè, oggi dovrebbe esserci un giornale volgare come il sottoscritto che dica a Ursula von der Leyen e alla Commissione Europea: "Ma [__], avete capito?". Scusate la volgarità, ma questa è l'unica cosa che si può dire nei confronti della volgarità di questi test di minchia che hanno distrutto l'automotive europeo. Tant'è che solo *La Verità* oggi dice: "L'auto, Ursula frena, è in ritardo". L'auto è in testa coda, ha perfettamente ragione *La Verità*. Cioè, voi mi state dicendo che avete distrutto il sistema automotive europeo, oggi ve ne accorgete e dite: "Ma sì, le multe, invece di farle su base annuale, le faremo su 3 anni". Troppo tardi! Le aziende investono, soprattutto quelle automotive, a 5 anni. Gli avete rotto i [__] per 10 anni, verde, CO2, elettrico, nessuna neutralità tecnologica. Gli avete fatto un mazzo così quando le aziende automobilistiche europee sono praticamente fallite. Quando andate in un concessionario della Fiat e trovate dentro macchine cinesi, quando vedete che il nostro indotto sta nella merda, e questa cosa ve la dicevano da anni. Ah, ma no, adesso ci siamo sbagliati, le multe non le facciamo, o meglio, le rimandiamo. Allora, la prima cosa che ti verrebbe da fare è prendere a calci nel culo una commissione che ha commesso questo errore tragico. E non è che questa commissione che ha commesso il problema tragico adesso non prende più gli aerei di Stato per andare in giro per il mondo a fare minchiate come a Londra. Non è che Ursula von der Leyen ha cambiato il parrucchiere per colpa di questa. Gli hanno messo una bomba a mano che gli ha fatto venire i capelli ricci per le minchiate che ha fatto. Non è che il vicepresidente Dombrowski si è dimesso. L'unico che non c'è più è, purtroppo, Timmermans, perché quello invece è andato a fare politica a casa sua. Ma è roba da matti! Nel frattempo, le borse europee volano, dice il *Sole 24 Ore*, ma non volano per l'automotive che non esiste più in Europa. Volano perché vanno su banche e società come Leonardo, che fa impianti militari. Insomma, questo succede. Nel frattempo, c'è una cosa fantastica che soltanto *Il Giornale* si accorge, e cioè che Trump ha deciso che nella riserva globale americana, così si chiama, nella riserva strategica finanziaria americana, dovranno entrare anche le criptovalute. Quindi, Bitcoin, Ethereum e non solo, anche Solana e altri. Mao fa un pezzo che il fondo del giornale dice: "Hanno vinto sostanzialmente il cyberpunk, quelli, gli anarco-libertari che avevano inventato questa moneta attraverso il mining senza che nessuno la controllasse". Beh, in sostanza, hanno vinto la loro battaglia, si sono istituzionalizzati, si sono normalizzati. Questo dice il Papa: "Ancora crisi respiratorie acute", e il medico su *Repubblica* forse è la pagina più pessimistica. Dice: "Le infezioni non regrediscono". E poi c'è questa singolare posizione di Vauro, il comunista ateo, che dice: "Prego per lui". E giustamente *La Stampa* se ne accorge e ne parla. La morte di Leonora Giorgi è una cosa tragica, ovviamente, ma anche, come possiamo dire, lieve per come lei ha gestito la malattia. Qui vi segnalo tre cose: ovviamente tutte le interviste a Bertone, che l'ha lanciata con *Borotalco*, non l'ha veramente lanciata, comunque con *Borotalco* era quella cosa favolosa che tutti quanti voi avete visto con Manuel Fantoni. Lei che viene rimorchiata da Manuel Fantoni. Ehm, poi c'è la Marsano su *Repubblica* che parla del suo atteggiamento sulla malattia, e poi vi segnalo ovviamente la lettera di Enrico Vanzina, che l'ha conosciuta bene. Mi sembra che il *Sapore di Sale 2* sia proprio di Vanzina, ma comunque sia, Vanzina è un grandissimo. Ultima cosa che vi segnalo è Gramellini. Non potete perdervelo, perché la vicenda di Gramellini è una vicenda che vi fa comprendere come ragione un certo pezzo degli intellettuali italiani. Loro sì che sono degli intellettuali. Vede gli Oscar che ci sono stati; io non li ho seguiti e non ne ho parlato molto con voi. Vede gli Oscar e durante la cerimonia degli Oscar non attaccano Donald Trump, non fanno delle manifestazioni, delle urlate a Donald Trump. E cosa pensa Gramellini? Come mai non hanno attaccato Donald Trump? Forse perché sono ancora scioccati dalla vittoria di Donald Trump? Forse perché sono smarriti? No, perché hanno paura! Cioè, lui prende gli Oscar, vede che non attaccano Donald Trump. Non so perché agli Oscar si debba attaccare Donald Trump. Fanno dei film, vincono delle persone che a loro piacciono. Sono passati dal politicamente corretto di merda, gender, degli anni scorsi, a una cosa un po' più normale, come quest'anno. Un po' come se Sanremo dovesse attaccare per forza la Meloni. Non ne parla, non parlano di Trump. E allora cosa succede? Che il signor Gramellini sostiene che loro non è che neanche sono smarriti, hanno paura, sono dei pavidi. Ma voi vi rendete conto? Ma noi c'abbiamo veramente il marcio nel cervello! Ma veramente il marcio del cervello! Quindi, fanno gli attori, devono vendere dei film, possono raccontare delle grandi storie anche di impegno sociale, possono fare quello che vi pare, ma stiamo parlando di Hollywood, non stiamo parlando, cazzo, della Fast Binder o come cazzo si chiama, o di Berlino o di Fellini. Stiamo parlando di Hollywood! E Hollywood che cazzo doveva fare? Doveva fare una battaglia contro Trump perché ha mandato via dalla stanza Zelensky. Segnalo a tutti quanti voi che in America il successo di Trump in questo momento è ancora superiore a quello di quando è stato eletto, proprio per il suo comportamento nei confronti dell'Ucraina. Perché gli americani non capiscono sta roba che devono spendere 100, 200, 300 miliardi per combattere al posto degli europei in Ucraina, posto che l'Ucraina è nel continente europeo. E noi che cosa facciamo? Attacchiamo gli attori e i presentatori. Perché? Perché non hanno attaccato Trump? Io questa cosa qua non l'avevo mai vista. Prima pagina del *Corriere della Sera* e statuette di sale. Perché non hanno fatto nulla? Vabbè, anch'io sono rimasto di sale. Ciao!

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